Nei dintorni...il terrorio della provincia tarantina
Il territorio delle Gravine
Massafra
Immediatamente adiacente a Taranto, è il comune di Massafra, un territorio estremamente variegato, attraversato da numerose gravine e lame che creano un habitat naturale per la ricca fauna e racchiudono lasciti artistici e culturali interessanti con la presenza degli insediamenti rupestri.Da vedere la Casa dell'Igumeno nella gravina di San Marco, un complesso di grotte su sei livelli, la basilica della Candelora e la chiesa rupestre di Santa Marina.
Nel centro storico, dallla cinquecentesca Antica Chiesa Madre e il Santuario della Madonna della Scala, collocato all'interno della gravina che porta il nome, accessibile con una gradinata di 125 scalini, all'antico castello normanno che domina il paesaggio.
Massafra è famosa inoltre per il suo Carnevale, che si apre il 17 gennaio e si conclude con il tragicomico corteo funebre della Morte del Re Carnevale
Mottola
Anche Mottola è nota per le sue gravine e in particolare per il Villaggio rupestre di Petruscio che ospita al suo interno oltre duecento grotte utilizzate per abitazioni, chiese, tombe medievali, collegate tra loro da scalinate e sentieri. Le chiese rupestri sono ricche di affreschi e graffiti. la chiesa di San Nicola, di Santa Margherita, Sant'Angelo e San Gregorio, sono note come "le Grotte di Dio". Il MARTA di Taranto custodisce numerosi reperti di quest'area, abitata da epoche antichissime, probabilmente per la sua splendida posizione, che consente di controllare un'area vasta fino al mare.
Castellaneta e Castellaneta Marina
Immersa nella natura, Castellaneta sorge sull'orlo della sua profonda gravina, che fece da rifugio ai contadini in fuga dalle incursioni dei pirati. Il centro storico offre architetture di pregio come la Cattedrale, la Chiesa di San Domenico, il Palazzo Vescovile e la casa natale di Rodolfo Valentino, mito del cinema muto, al quale è dedicato il Museo Rodolfo Valentino.
Da non perdere nel mese di Agosto la sagra da far'nedd, la più grande d'Italia con il suo percorso di 2,5 km.
Castellaneta Marina con le sue lunghe spiagge di sabbia finissima, i suoi lidi attrezzati è il luogo ideale per chi vuole godersi il mare e il relax
Ginosa
la civiltà rupestre ha lasciato delle tracce evidenti nella storia, nella cultura, nell'arte e in una concezione di vita a stretto contatto con la natura.
L'esempio è rappresentanto da Ginosa, dove nella Gravina del Casale e nella Gravina della Rivolta, è possibile ammirare resti di una comunità. Sono interi villaggi, con tanto di piazzetta, lavatoi e chiesa.
Il suggestivo centro storico con il Castello Normanno e la Cattedrale costruita con il tuo estratto dalla pietra calcarenitica della gravina, meritano la nostra visita.
Laterza
Il limite occidentale della provincia di Taranto è deliminato da Laterza.
Assolutamente da non perdere ala visita al Muma - Museo della Maiolica che espone una collezione privata di manufatti locali già apprezzati nel Seicento. I ceramisti di Laterza utilizzavano lo stile compendiario come Faenza, creando però un proprio stile, l'istoriato laertino.
Un luogo originale e di mistero è la Cantina spagnola; si pensa che fosse un luogo di riunioni e investiture cavalleresche.
Molto gustosa la gastronomia locale, dove i tradizionali fornelli (macellerie che cucinano in loco le carni in vendita), offrono la possibilità di gustare a costi contenuti arrosti tipici. Da non dimenticare il pane laertino, una gustosa pagnotta che può arrivare a 45 cm di diametro, fragrante per molti giorni.
Grottaglie
Anche Grottaglie è situata nel territorio delle gravine, il nucleo originario è stato scavato nel tufo. La cittadina ha legato il suo nome alla rinomata produzione di ceramica artistica, tra le più apprezzate al mondo e protetta da marchio Doc. Le botteghe artigianali sin da Settecento occupano un intero quartiere, lungo la gravina San Giorgio, a sud del centro storico. I principali prodotti sono i "bianchi di grottaglie" la più caratteristica rustica e popolare, caratterizzata da una tavolozza cromatica costituita dal verde marcio, giallo ocra, blu e manganese; i "capasoni" contenitori di grandi dimensioni destinati a contenere vino; i "pumi"classico simbolo grattagliese, che oggi si presta anche per la realizzazione di splendide lampade.
Le terre del Primitivo
Manduria
la zona orientale della provincia di taranto arriva a confinare con la provincia di Lecce, in territorio ricco di storia, arte, attrazioni.In quest'area si estendeva il territorio dei Messapi, che ha lasciato tracce archeologiche importanti. La testimonianza più notevole sono le mura che cingevano la città di Manduria, oggi Parco Archeologico delle Mura Messapiche, tre cinte murarie proteggono una necropoli di 1500 sepolture. Al suo interno il Fonte Pliniano e la chiesa di San Pietro Mandurino.
Nel centro storico, non può mancare la visita alla Chiesa Madre della fine del quattrocento. Una curiosità: i leoni presenti sul portale appartengono ad un edificio religioso ancora più antico.
Le terre del Primitivo
Poche terre hanno il privilegio di avere notorietà internazionale grazie al prestigio di un vino. In pochi anni il Primitivo di Manduria si è affermato come il secondo vino italiano più venduto al mondo.
Il vitigno è coltivato in quest'area da epoche antichissime, portato dai greci insieme all'ulivo. Il suo nome lo si deve alla precoce maturazione delle sue uve, il Primitico di Manduria Dop è un vino robusto con una gradazione alcolica spesso superiore ai 14°, di colore rosso rubino intenso che tende al violaceo con l'invecchiamento. Il suo odore è leggero, molto caratteristico.
Oltre a le aziende vinicole, da visitare il Museo della cività del Vino Primitivo di Manduria (www.museodelprimitivo.it) che sottolinea il legame tra la coltivazione e la cultura di queste terre.
La Valle d'Itria
Martina Franca
Il comune di Martina Franca si colloca all'estrema propaggine nord della provincia di Taranto, nella valle d'Itria, nella zona meridionale delle Murge.
Riconosciuta per la splendida architettura barocca che la contraddistingue, con il centro storico costellato di palazzi signorili del '700, ha, nella Basilica di San Martino, uno degli esempi di barocco pugliese settecentesco. Spicca sulla facciata il bassorilievo che ritrae San Martino mentre dona il suo mantello. Da visitare anche il Palazzo Ducale che oltre a rappresentare il simbolo del potere del ducato dei Caracciolo sulla città è soprattutto la metafora della svolta culturale e artistica della città, che passa dall’arte medievale per approdare a quella barocca. Stupendi gli affreschi delle sue stanze.
Martina Franca vanta anche le specialità gastronomiche come il capollo, le bombette (gustosi involtini da assaporare cotti nei tradizionali fornelli) e l'arte casearia